Memorie di Poggioreale. Viaggio tra memoria, arte e comunità

Il borgo di Poggioreale, in provincia di Trapani, dal 5 al 7 luglio scorsi, è stato animato da installazioni immersive, talk pubblici, laboratori e performance artistiche grazie all’iniziativa “Memorie di Poggioreale. Un viaggio tra memoria, arte e comunità”, che ha coinvolto antropologi, artisti, rappresentanti istituzionali e cittadini, per una riflessione che ha preso spunto dal ricordo del sisma del 1968 che devastò la Valle del Belice.

L’evento è parte del progetto di rigenerazione Poggioreale Vecchio e Nuovo Centro, finanziato dalla Misura PNRR “Attrattività dei borghi – Linea B”, che punta a riqualificare il centro storico di Poggioreale, danneggiato, appunto dal drammatico terremoto, e rilanciarlo come polo culturale e turistico. Un progetto che porta anche la firma dell’architetto Lelio Oriano Di Zio, tra gli ideatori di Sextantio Albergo Diffuso S. Stefano di Sessanio (in Abruzzo), uno dei primi esempi di questo tipo di ricettività nati in Italia e, ancora oggi, un caso scuola.

A dare il via alla manifestazione sabato 5 luglio, in Piazza Elimo, il laboratorio “Tracce e Memorie”, seguito da un incontro con l’antropologo Marco Aime, dedicato al valore della memoria collettiva. Domenica 6 luglio, spazio al regista Alfio Scuderi, con il talk “Abitare il Futuro” incentrato su arte e rigenerazione urbana. Lunedì 7 luglio, la chiusura, con un confronto tra sindaci, parlamentari, esperti e studiosi sul tema “Modelli di rigenerazione dei borghi”, seguito dalla proiezione del docufilm “Viaggio nelle Eredità immateriali di Poggioreale”.

Tutte le iniziative (con ingresso libero) fanno parte del festival “iART” con la direzione artistica di Lucio Tambuzzo.  Tra i contributi artistici maggiormente apprezzati, le installazioni immersive e di videoarte diffuse tra i vicoli del borgo: “Il Confessionale”, con messaggi anonimi audio/video dei cittadini, e “Videoritratti”, dedicati ai racconti di vita degli abitanti.

È dalla narrazione di storie antiche e dalle tradizioni che il borgo di Poggioreale vuole rinascere e dare un futuro alle nuove generazioni, perché, come spiega il sindaco, Carmelo Palermo, sulle pagine social di Visit Poggioreale, bisogna partire dalle radici, dalla storia, per avere una visione di futuro che consideri il bello che questo territorio possiede: «Come primo cittadino, immagino che questo territorio, la Valle del Belice, possa vivere una stagione diversa, in cui si sarà creata quell’attrattività, quella capacità di far arrivare visitatori da tutta l’Europa e da ogni parte del mondo. Importante immaginare un territorio che sia capace di colpire anche con il desiderio di conoscere le tradizioni e le bellezze che gli appartengono. L’obiettivo dell’amministrazione comunale, che ho l’onore di portare avanti, è quello di riportare in vita la città antica, convinto che vi possano nascere attività ricettive, quindi B&B, alberghi, ristoranti, pizzerie, ma anche laboratori di artigianato che possano prendere spunto dalla straordinaria attività meravigliosa dello “squartucciato”, portata avanti con orgoglio, forza e determinazione. Un meccanismo di sviluppo legato alla cultura, alla bellezza e anche alla ruralità, capace di generare un futuro importante e bello per i nostri figli e per i nostri nipoti».

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