Cultura Borghi un’agorà aperta e in continua evoluzione. Dal workshop del 22 novembre tanti spunti per il futuro del network

Informazione e networking sono le due parole-chiave dalle quali ha preso spunto il workshop del 22 novembre scorso, svolto presso l’Assemblea ANCI a Torino, all’interno dello stand del Ministero della Cultura, con un duplice obiettivo: illustrare le funzionalità e gli strumenti disponibili in piattaforma e offrire ai Comuni consigli utili per il miglior utilizzo di tali strumenti.

Ma l’incontro è andato oltre i temi dell’informazione e della condivisione in rete. Organizzatori e relatori sono arrivati al terzo giorno di incontri con una rinnovata consapevolezza dei processi in atto sul territorio dei piccoli comuni finanziati dalla Misura PNRR “Attrattività dei borghi” e il confronto attivato con i protagonisti dei progetti ha indotto ad ampliare il tema della discussione. E così, la presentazione della Piattaforma Cultura Borghi si è trasformata in un’utile occasione per parlare dei progetti in atto in una logica di sistema e con lo sguardo al futuro. Dal confronto con gli esperti di INVITALIA e con i dirigenti del Ministero della Cultura, che per primi hanno creduto nell’importanza di dare un’opportunità di rinascita ai borghi partendo dal welfare culturale, è emersa la volontà comune di trasformare le comunità in un motore di sviluppo sostenibile, coinvolgendo le associazioni culturali, i professionisti e le aziende locali. Il futuro dei borghi italiani risiede proprio nella loro capacità di creare opportunità economiche e sociali, rispettando la storia e l’identità del territorio.

Alla relazione introduttiva di Luigi Scaroina, Dirigente Servizio VIII “Attuazione PNRR e coordinamento della programmazione strategica” del MiC, hanno fatto seguito gli interventi degli esperti di Invitalia, che hanno raccontato la genesi della Piattaforma Cultura Borghi e il contesto nel quale si è sviluppata, sottolineando come l’idea stessa della piattaforma abbia avuto origine dalla chiara percezione del bisogno di garantire una nuova narrazione che, ferma restante la consapevolezza delle criticità di questi territori, vuole raccontare le esperienze in atto, valorizzarle e metterle a sistema.

In linea con l’idea di dar voce dei protagonisti, il clou della discussione è stato il racconto delle esperienze dei sindaci di Castel del Giudice, Courmayeur e Isola del Gran Sasso d’Italia.

Il pubblico ha avuto modo di apprezzare il coraggio di mettere al centro i temi dell’ambiente e della sicurezza del territorio per combattere lo spopolamento di un comune come Courmayeur, dove sicuramente non mancano i turisti. E poi la lungimiranza di chi, a Isola del Gran Sasso d’Italia, sta cercando il futuro nella condivisione della memoria, creando un archivio condiviso del patrimonio materiale e immateriale con iniziative che coinvolgono contemporaneamente anziani e ragazzi. E, infine, l’innovazione dell’imprenditoria affettiva di Castel del Giudice, dove stanno nascendo nuovi servizi la cui erogazione prevede il coinvolgimento diretto dei residenti.

Nel complesso, è emersa la voce di una comunità ampia, che condivide idee comuni su progetti e strategie ed è stata felice di scambiare riflessioni utili a rivitalizzare una parte dell’Italia che rischia lo spopolamento demografico e culturale.

Valorizzazione, cultura, tradizione, innovazione, sostenibilità, coesione, rapporti intergenerazionali e comunità. Queste i temi principali emersi dalla testimonianza di chi sta recuperando aree a forte rischio abbandono, trasformandole in spazi di pubblica utilità e poli socio-culturali o produttivi, chi riflettendo sulle soluzioni possibili per fronteggiare i cambiamenti climatici e dedicandosi alla cura dell’ambiente e chi rispolverando gli archivi della memoria locale, per restituirli alle nuove generazioni anche utilizzando le nuove tecnologie. C’è un filo rosso che lega i progetti di rigenerazioni dei borghi ed è la passione e l’impegno quotidiano che i comuni ci mettono per portare avanti i progetti nonostante gli imprevisti e le necessità amministrative che ogni giorno si presentano.

Un patrimonio di idee e riflessioni che da Torino potrà continuare su questa piattaforma, che è un’agorà aperta e in evoluzione.

A breve sarà disponibile la registrazione dell’incontro.