
Grizzana Morandi torna ad animare l’estate dell’Appennino bolognese con la terza edizione di Spaesaggi Festival, in programma dall’8 al 19 luglio tra Campolo e la Rocchetta Mattei. Un viaggio musicale gratuito, aperto a tutti, con artisti internazionali, masterclass, workshop, escursioni e incontri per coinvolgere la comunità e far conoscere i progetti di rigenerazione in corso.
L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale e dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, rientra nel progetto “Da Campolo l’Arte fa Scola”, finanziato dalla Misura PNRR “Attrattività dei borghi – Linea A”, per rilanciare il borgo di Campolo e il territorio circostante attraverso cultura, turismo lento e innovazione.
“Un festival molto importante che anima questi bellissimi luoghi di musica e di festa- ha spiegato l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni durante la presentazione alla stampa del Festival, il 30 giugno scorso, come riportato sulla pagina istituzionale della Regione Emilia-Romagna.
“E anche un’occasione per promuovere il territorio e far conoscere il progetto di rigenerazione ‘Da Campolo l’Arte fa Scola’, finanziato dalla linea A del Bando Borghi nell’ambito del Pnrr, che coinvolge il borgo di Campolo e il territorio di Grizzana Morandi. Un progetto pilota da 20 milioni di euro, selezionato dalla Regione nell’ambito del bando Pnrr sui borghi, che ha la grande ambizione di dimostrare la possibilità di uno sviluppo per l’Appennino e la possibilità di ripopolare queste zone valorizzando i suoi borghi”.
Un programma tra suoni, territori e visioni. Il festival si apre l’8 luglio con masterclass di strumenti ad arco curate dai docenti del Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Dal 9 al 13 luglio, concerti serali porteranno sul palco artisti dal jazz alla musica latino-americana, tra cui Nico Gori, Del Barrio, Zumbao, Niña del Monte, e Edmondo Romano. Gran finale il 19 luglio a Grizzana Morandi con Matteo Belli e i Santa Balera, in una serata tra teatro comico e folk contemporaneo.
Non solo spettacoli: in programma anche visite guidate, escursioni, laboratori partecipativi, incontri sul rilancio del borgo e l’attivazione imprenditoriale locale.
Il festival è, come detto, parte integrante di un progetto più ampio che punta a trasformare Campolo in un hub culturale, turistico e produttivo. Residenzialità diffusa, valorizzazione dei beni pubblici, cicloturismo (Ciclovia del Sole, Via della Lana e della Seta) e sviluppo di nuove opportunità economiche sono i pilastri di un nuovo modello per l’Appennino.