Nello scorso mese di agosto, nel borgo di Raccuja (ME) sono stati inaugurati due nuovi simboli di memoria e innovazione per il territorio: il Museo della Seta e la Pinacoteca Aperta.
L’iniziativa fa parte del progetto di rigenerazione culturale e sociale Le origini del filo d’oro: ripensare la storia per coltivare il futuro che il Comune di Raccuja sta portando avanti insieme alle Amministrazioni di Ucria e Floresta, grazie alle risorse della Misura PNRR “Attrattività dei Borghi – Linea B”. Parte centrale del progetto di rilancio e rigenerazione territoriale, è proprio il recupero delle tradizioni artigiane, con l’obiettivo di rivitalizzare l’artigianato locale, non solo preservando le antiche tecniche, ma anche consolidando la maestranza locale e intercettando le nuove generazioni.
Il Museo della Seta, realizzato con gli allestimenti curati da ATELIER1552srls, celebra la storica tradizione della lavorazione artigianale tipica del territorio dei Monti Nebrodi, offrendo un viaggio tra memoria, cultura e artigianato. Si pone come uno spazio didattico e identitario per riscoprire un mestiere che ha segnato la storia economica della zona.
La Pinacoteca Aperta, invece, è un percorso all’aperto composto da cinque murales realizzati dall’artista Andrea Sposari, che restituiscono visivamente la storia, l’identità e le radici del borgo
L’evento, che si è svolto il 6 agosto alla presenza delle istituzioni locali, è stata una vera e propria festa per gli abitanti e i visitatori di passaggio, con animazione e momenti di convivialità con degustazione di prodotti tipici.
Secondo il sindaco Ivan Martella, che ha inaugurato i nuovi spazi, questi interventi rappresentano “un altro passo nella direzione di un borgo che guarda al futuro senza dimenticare la propria anima”, come si legge sulle pagine social dei Comune di Raccuja.
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