ArtLab25. Da Campolo emergono le sfide del post-PNRR: misurare gli impatti e costruire modelli di gestione sostenibili

Il 17 luglio e 18 luglio scorsi, si è svolta nel borgo di Campolo, a Grizzana Morandi (BO), una nuova tappa di ArtLab, la piattaforma itinerante curata dalla Fondazione Fitzcarraldo per accompagnare i processi di innovazione nelle politiche culturali in atto nei territori. L’incontro è stato dedicato ai 21 comuni beneficiari delle risorse messe a disposizione dal Ministero della Cultura attraverso la Misura PNRR “Attrattività dei Borghi – Linea A”.

L’iniziativa ha riunito sindaci, tecnici comunali, operatori culturali e rappresentanti istituzionali negli spazi allestiti all’interno dell’area sportiva di Campolo, nel verde dell’Appennino bolognese, per un confronto operativo sullo stato di avanzamento dei progetti, sugli aspetti di rendicontazione e sulla condivisione di esperienze concrete di trasformazione territoriale.

Nel corso della prima giornata, dopo i saluti istituzionali, le attività sono state organizzate in tre “spazi di lavoro”:

  • audizioni con l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR del MIC;
  • sportello di supporto tecnico alla rendicontazione dei progetti su piattaforma Regis;
  • arena dei progetti.

Nel corso delle audizioni è stato fatto il punto sull’avanzamento di ciascuna iniziativa, mentre presso lo sportello di supporto il gruppo di lavoro messo a disposizione dall’Unità di Missione del MIC ha contribuito alla soluzione di specifiche criticità presentate dai comuni.

Nel pomeriggio del 17 luglio l’arena dei progetti ha dato voce ancora una volta ai comuni che, in una serie di tavole rotonde aperte, hanno raccontato gli interventi che meglio rappresentano, all’interno dei loro progetti, le esperienze di rigenerazione culturale e sociale, facendo emergere sfide, buone pratiche, sinergie pubblico/privato e interistituzionali, oltre a visioni e prospettive a lungo termine. Al centro del racconto, il ruolo delle comunità e la partecipazione ai modelli gestionali dei servizi culturali e sociali attivati nei beni oggetto di recupero e che garantiranno la sostenibilità e la durevolezza di tali servizi anche oltre l’orizzonte temporale garantito dalle risorse PNRR.

Dai rifugi montani che offriranno ospitalità diffusa a Elva, alle cooperative di comunità nate nei borghi di Trevinano ad Acquapendente, Pertica Alta e Grizzana Morandi, fino ai percorsi di co-progettazione di Arvier e al modello integrato di coesione sociale, sanità di prossimità e housing solidale che caratterizza il progetto di Castel del Giudice, le testimonianze hanno raccontato una rigenerazione viva, complessa, spesso nata dal basso e alimentata da reti civiche, competenze locali e visioni che guardano al futuro con radici solide nella cultura locale. Molti progetti si distinguono, infatti, per il forte investimento nella cultura come motore di cambiamento: il museo diffuso della memoria a Cavriglia, il nascente polo museale di Ulassai, la scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva a Calascio, il laboratorio urbano permanente del borgo di Cesi a Terni, il MetaLab di Vizzini. Esperienze che pongono al centro l’identità locale, la partecipazione, l’innovazione e la relazione tra pubblico e privato. A queste si sono affiancate le visioni di Montalto delle Marche, dove il progetto “Metroborgo” unisce identità storica e servizi innovativi per coniugare qualità della vita e nuove opportunità. Ad Andora, in Liguria, si sperimenta il racconto digitale attraverso la realtà virtuale per valorizzare il recupero del borgo Castello. Palù del Fersina ha portato il modello della micro-ospitalità diffusa, costruito intorno alle baite private, alla lingua locale e alla transumanza, con il coinvolgimento attivo dei residenti. A Gerace, il percorso di rigenerazione ha incluso l’attivazione di imprese locali e interventi per l’accessibilità fisica e digitale del borgo storico. Rionero in Vulture ha raccontato la rinascita di Borgo di Monticchio attraverso natura, abbazie, percorsi immersivi e innovazione digitale. Gorizia ha condiviso la trasformazione di via Rastello, da strada spenta a spazio di socialità e commercio, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato.

Ma ad ArtLab si è parlato anche delle sfide ancora aperte: milestones e target, rendicontazione, governance degli interventi completati e necessità di accompagnare le comunità nella transizione verso una gestione autonoma e duratura del patrimonio culturale rigenerato. Come ha ricordato in apertura dei lavori Luigi Scaroina, Dirigente del Dipartimento per l’amministrazione generale – Servizio VIII – Attuazione PNRR e coordinamento della Programmazione Strategica “il successo del bando borghi del PNRR non sta solo nella spesa, ma nella capacità di costruire reti e modelli replicabili per il futuro”. Anche per questo, i racconti di luoghi rigenerati che a Campolo hanno animato l’Arena dei progetti confluiranno in una nuova rubrica di Cultura Borghi, che sarà lanciata nel prossimo mese di settembre con l’obiettivo di valorizzare le storie di beni e spazi ritrovati e renderle patrimonio condiviso. Scaroina ha poi annunciato due iniziative future promosse dal MIC: la collaborazione con “Le Guide di Repubblica” che porterà alla pubblicazione di due guide dedicate ai borghi beneficiari delle risorse del “PNRR Cultura” e un evento nazionale da svolgersi nel 2026 per tracciare un bilancio degli interventi in vista della scadenza prevista dal PNRR e definire insieme a tutti i comuni coinvolti le prospettive di sviluppo future.

E proprio per individuare modalità comuni utili a superare i principali ostacoli che caratterizzano le sfide attuali e future, nel corso della seconda giornata i partecipanti sono entrati nel merito di specifici temi affrontati nel contesto di altrettanti gruppi di lavoro:

  • le forme di collaborazione tra Comuni e privati nella gestione dei beni pubblici;
  • i sistemi di governance e le forme di collaborazione con i privati per l’attivazione di servizi diffusi sul territorio;
  • la valutazione degli impatti dei progetti di rigenerazione dei borghi.

I lavori di ciascun gruppo sono stati seguiti da altrettanti rapporteur che avranno cura, a breve, di restituirne i risultati che saranno la base per i prossimi appuntamenti che ArtLab dedicherà ai borghi: Castel del Giudice 16 e 17 ottobre 2025 e Gorizia nel 2026.