I progetti di rigenerazione culturale e sociale finanziati dal PNRR Cultura stanno creando un effetto virtuoso di collaborazione tra diverse realtà territoriali, andando oltre i confini dei singoli interventi e l’orizzonte temporale dei finanziamenti. È il caso della Sicilia, dove le iniziative sostenute dalla Misura PNRR “Attrattività dei borghi” stanno attivando reti di cooperazione tra contesti differenti, coinvolgendo anche comuni che non rientrano tra i beneficiari diretti delle risorse attivate dal Ministero della Cultura.
Un recente esempio è rappresentato dagli accordi siglati tra l’Amministrazione comunale di Sciacca e altri tre piccoli comuni siciliani destinatari dei fondi PNRR M1C3 – Linea B: Buscemi, Ustica, e Poggioreale.
Attraverso i tre accordi, le amministrazioni si impegnano reciprocamente a promuovere le attività di rete, condividere buone pratiche, ideare e attuare progetti comuni finanziati dai fondi della Programmazione UE 2021-2027, sviluppare iniziative condivise di valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Obiettivo finale: la creazione di una rete dei borghi di Sicilia, come già emerso in occasione di un incontro svolto nello scorso mese di Aprile presso l’Assemblea Regionale Siciliana (qui la notizia).
Sciacca, pur non essendo tra i comuni beneficiari delle risorse PNRR, ha scelto, dunque, di partecipare ai processi di rigenerazione in atto nei borghi siciliani, sottoscrivendo gli accordi di collaborazione interistituzionali che, riprendendo le parole di Francesco Dimino, Assessore comunale alle Politiche Comunitarie, “rappresentano un modello virtuoso di cooperazione tra comunità locali che condividono valori, risorse e prospettive di sviluppo. Solo facendo rete tra territori simili per storia, tradizioni e identità possiamo essere competitivi e attrarre nuove opportunità di finanziamento, valorizzando le specificità di ogni borgo e costruendo insieme una visione moderna di Sicilia, che guarda all’Europa senza rinunciare alla propria autenticità”.
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