Caslino d’Erba: un borgo smart tra storia, innovazione e turismo digitale

Caslino d’Erba verso la circular economy e il turismo sostenibile, il progetto che il comune lombardo sta portando avanti grazie alle risorse della Misura PNRR “Attrattività dei borghi – Linea B”, prende sempre più forma, grazie a una serie di interventi già realizzati e all’attivazione di strumenti digitali pensati per promuovere le tradizioni e il patrimonio storico in chiave contemporanea.

Un sito dedicato Visit Caslino d’Erba e la relativa applicazione digitale (disponibile presso tutti gli store) consentiranno una comunicazione efficiente, trasparente e completamente gratuita tra cittadini/visitatori e Comune e permetterà di coinugare tutela del patrimonio culturale e coinvolgimento della comunità.

Abbiamo chiesto al Responsabile del Progetto, il geometra Gentilio Croci, di raccontarci qualche dettaglio in più sull’applicazione e ci ha spiegato che “nei luoghi da visitare sono stati inseriti dei QR code che rimandano a contenuti multimediali fruibili direttamente dallo smartphone. L’app consente di accedere a video, podcast, fotografie e contenuti vocali come una vera e propria audioguida. In questo modo, si offre un’esperienza più completa e coinvolgente, mettendo davvero la tecnologia al servizio del territorio”.

Il progetto di rigenerazione -come ci informano dall’Amministrazione- ormai prossimo alla conclusione, ha incluso il restauro e il risanamento conservativo della corte dello storico Palazzo Pecori, simbolo del borgo, insieme al rifacimento delle pavimentazioni nelle vie del centro storico e alla messa in sicurezza e valorizzazione dei muretti a secco, testimonianze del paesaggio rurale locale.

Accanto agli interventi materiali, sono stati organizzati eventi per rilanciare l’identità culturale del borgo, tra cui la storica Fiera delle capre, la cui seconda edizione si terrà a settembre, e numerosi appuntamenti enogastronomici, oltre a seminari didattici e momenti divulgativi. Importante anche la valorizzazione di un terreno confiscato alla criminalità organizzata, oggi restituito alla comunità come spazio pubblico.

Il progetto ha inoltre previsto la creazione di un nuovo giardino pubblico, con area giochi e impiantistica sportiva,  il riordino dell’area verde e la realizzazione di infrastrutture turistiche leggere, insieme alla sistemazione del guado e alla trasformazione dell’area dell’ex acquedotto in punto di sosta per cicloturisti.

Foto degli interventi 01

Foto degli interventi 02

Foto degli interventi 03