
Una delegazione composta da rappresentanti del Comune altoatesino di Senales, istituzioni culturali locali, associazioni agricole, realtà associative e cittadini interessati ha recentemente partecipato a uno scambio di esperienze con la vicina Val Müstair (CH). Obiettivo dell’incontro: raccogliere impulsi e ispirazioni per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale della transumanza, una pratica viva che è parte integrante dell’identità della Val Senales.
Come esempio di best practice è stato scelto il Monastero benedettino di San Giovanni a Müstair, riconosciuto a livello internazionale come Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Ulrich Veith, direttore della struttura, ha illustrato con grande chiarezza il valore culturale e sociale di questo riconoscimento, sottolineando al contempo gli impegni a lungo termine e le sfide gestionali che un tale bene comporta.
A seguire, Linda Feichtinger della Biosfera Val Müstair ha presentato alcuni progetti concreti volti non solo alla tutela, ma anche alla rivitalizzazione delle tradizioni locali – tra cui la coltivazione della pianta del lino, un’antica attività artigianale che sta tornando ad acquisire valore e significato per la comunità.
La giornata si è conclusa con una visita guidata da Marco Gilly al Museo di valle Chasa Jaura, dove la storia e la cultura quotidiana della valle vengono non solo documentate, ma anche rese accessibili ai visitatori con sensibilità e profondità. Particolarmente apprezzata è stata l’attenzione data alle micro-realtà locali, presentate con cura e rispetto.
L’escursione rientrava in un programma di formazione e scambio di buone pratiche promosso nell’ambito del progetto Senales Borgo in movimento, finanziato dalla Misura PNRR “Attrattività dei borghi – Linea B”, volto alla tutela e allo sviluppo del patrimonio culturale immateriale. Sonja Santer, vice sindaca del comune di Senales, sottolinea: “Il confronto con altre regioni è per noi estremamente prezioso. Quando si tratta di patrimonio culturale immateriale come la transumanza, servono nuove prospettive, il coraggio di rinnovarsi e idee concrete per mantenere vive le tradizioni anche per le generazioni future. L’escursione in Val Müstair è stata una vera fonte di ispirazione.”