Appennino Futuro Remoto, da festival a progetto di rigenerazione. Al via l’edizione 2025

Dall’incontro tra amministrazioni locali, associazioni e comitati di cittadini possono scaturire idee e progetti che cambiano il destino di un territorio. È quanto è successo nella Val Borbera, in Piemonte al confine con la Liguria, dove nel 2021 è nato il Festival Appennino Futuro Remoto, grazie alla collaborazione tra il Comune di Carrega Ligure, in provincia di Alessandria, il Gruppo Spontaneo Trallallero e Le vie dei Canti Festival, con l’obiettivo di far conoscere la Val Borbera e frenare l’esodo demografico attraendo nuovi abitanti e visitatori. Visto il successo ottenuto dal Festival e il contemporaneo finanziamento, in favore del Comune di Carrega Ligure, del progetto “Rinascita Culturale e Sociale attraverso la Partecipazione Attiva”, Appennino Futuro Remoto è diventato parte integrante dell’iniziativa progettuale, beneficiando, quindi, delle risorse della misura PNRR “Attrattività dei borghi – Linea B”.

Nel suo complesso, il progetto di rigenerazione culturale e sociale comprende diverse tipologie di azione, finalizzate, tra l’altro, al miglioramento dell’accoglienza turistica e della ricettività del borgo, all’incentivazione dell’imprenditorialità locale e ad una migliore fruibilità degli edifici pubblici con l’attivazione di servizi in favore della cittadinanza.

Tra questi interventi si innesta il Festival Appennino Futuro Remoto, un evento diffuso sul territorio la cui edizione 2025 si svolgerà da aprile a ottobre con un calendario di musica, teatro e performance artistiche che toccherà anche i vicini aggregati abitativi di Campassi, Cartasegna, Vegni, Daglio e Connio.

In linea con il progetto di rigenerazione culturale, lo spirito del Festival, nelle parole degli organizzatori, è quello di “una conservazione delle tracce dell’antica cultura contadina, materiale e immateriale, ma al tempo stesso di uno sviluppo delle potenzialità intrinseche puntando a una rivitalizzazione di contenuti culturali profondamente radicati nel territorio e già incorso da qualche anno“.

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