A Morcone, in provincia di Benevento, il futuro parte dalla valorizzazione della tradizione locale attraverso l’innovazione sostenibile. Si è concluso, nei giorni scorsi, il primo Rural Lab che ha coinvolto cittadini, associazioni, istituzioni, giovani e bambini per un mese intenso, a dicembre, di appuntamenti e laboratori pratici.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto di rigenerazione “TAM – La cultura è un fiume”, finanziato dalla Misura PNRR “Attrattività dei borghi – Linea B”,
Si è trattato di un viaggio alla scoperta di filiere innovative legate alle risorse rurali lungo il fiume Tammaro, a partire da un focus sulla lana, una materia naturale che può trasformarsi in una risorsa preziosa da riutilizzare, con la creazione di oggetti in feltro.
Artigiani e artigiane locali, come Anna Apollonio e l’Associazione “I colori del Mediterraneo” hanno mostrato le grandi potenzialità della lana e di come si possa ridisegnare una filiera responsabile che unisca allevatori, industria e consumatori.
Nell’ultimo incontro, l’attenzione si è, invece, posata sul potere dell’economia circolare, mostrando come la lana possa trasformarsi in una risorsa preziosa ripensando in modo sistemico l’approccio all’intera filiera. Di fatto, tradizione pastorale e creatività si intrecciano, nell’utilizzo della lana anche nella sartorialità e nel design, come è stato spiegato nel corso dell’incontro con il laboratorio artigianale Pecore Attive che recupera la lana di pecore autoctone pugliesi per creare filati e prodotti di nicchia, destinati anche al mercato del lusso.
“Quando le persone partecipano, l’astrazione scompare: il progetto si racconta da sé”, è stato il filo conduttore, invece, del laboratorio condotto da Katia Goldoni e Silvia Barozzi del Politecnico di Milano. Attraverso il metodo condiviso, ogni intuizione e potenzialità del territorio trova spazio, dando vita a un processo di trasformazione in cui ognuno è protagonista.
Adesso il progetto TAM guarda al futuro e, dopo la prima edizione del Rural Lab, seguiranno nuovi incontri, annunciano gli organizzatori sulle pagine social del progetto, con l’obiettivo di costruire una visione di futuro possibile attraverso un coinvolgimento sempre più ampio.
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