Il comune di Ovaro, in Friuli-Venezia Giulia, ha avviato un percorso di rigenerazione territoriale che investe nella cultura e nella montagna grazie alle risorse della Misura PNRR "Attrattività dei borghi - Linea B" attraverso cui il Ministero della Cultura ha finanziato il progetto Sulle tracce di storia e materia: borghi e musei per la rigenerazione culturale della montagna. L'iniziativa, che l'Amministrazione comunale sta realizzando in collaborazione con numerosi partner (Consorzio Boschi Carnici, Associazione Impresa sociale Isoipse, Puntozero Società Cooperativa, Istituto Comprensivo M.Gortani di Comeglians, Carnia Musei-Comunità di Montagna della Carnia, Associazione culturale “Planelas e Scugjelas”, Cantiere Friuli-Università degli Studi di Udine), punta a valorizzare la storia mineraria e artigianale del territorio, promuovendo al tempo stesso il turismo sostenibile e la partecipazione civica.
Gli interventi di riqualificazione finanziati sono stati illustrati in occasione della conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi estivi, lunedì 14 luglio, nel centro socioculturale di Ovaro.
Tra le azioni previste ci sono la creazione di un nuovo museo della ceramica nella frazione di Cella, il ripristino degli storici sentieri dei minatori che conducono all'ex Miniera di Cludinico, un ostello per ciclisti ed escursionisti a Mione, l’area del museo del legno e resort di Aplis, una nuova area di accesso alla Val Degano, progettata per favorire la mobilità dolce e una serie di eventi disseminati nel territorio, tutti pensati e realizzati assieme agli abitanti e alle associazioni locali.
“Crediamo profondamente in questo progetto – ha dichiarato il sindaco Lino Not, come riportato sul comunicato stampa delle conferenza – perché sta arricchendo la nostra comunità, dando valore a un importante patrimonio storico e culturale”.
A sottolineare l’approccio ampio e integrato del progetto è stata l'Assessora alla Cultura Agata Gridel: “Il successo di questa iniziativa è frutto di una dinamica virtuosa, resa possibile grazie a tre azioni intrecciate: una fisica sul patrimonio, relativa alle opere; una di ricerca scientifica e una mirata al coinvolgimento della comunità, per accrescere il senso di appartenenza e la consapevolezza di quanta ricchezza li contorna”.
Il progetto è partito due anni fa con la fase di ricerca e studio a cura di un gruppo di professioniste fra antropologhe, designer, manager culturali. Un team tutto al femminile coordinato da Marta Tasso. che ha impostato “la ricerca etnografica, la mappatura culturale con gli abitanti di Cella e Cludinico, le rassegne itineranti nei borghi e nelle frazioni, l’attività di educazione al patrimonio culturale con i tre ordini scolastici (infanzia, primaria e secondaria), gli interventi didattico-museali sul patrimonio culturale della Miniera di Cludinico, le azioni divulgative per far conoscere il patrimonio della ceramica di Cella con la realizzazione di “cartoline sonore”, il percorso di avvicinamento alla lettura ai più piccoli in biblioteca”. Queste attività, già in corso e in via di completamento, hanno arricchito di contenuti e di significato l’originale progetto culturale del comune di Ovaro, innescando un processo virtuoso che ha allargato il raggio di azione
Per quanto riguarda la programmazione estiva di Ovaro, la curatrice Marta Tasso ha sottolineato la formula originale delle proposte: non semplici incontri con gli autori o presentazioni di libri, ma eventi pensati con gli abitanti e in condivisione con le esperienze del territorio.
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